Il Monte Thabor e i suoi 3178 m s.l.m (31 agosto – 1 settembre)

(Art. Mela Cocozza)

Dopo il Giro del Monviso, questa bellissima escursione ci porta nuovamente sulle montagne piemontesi vicino a Bardonecchia, partenza dal comune di Melezet dai Rifugi Terzo Alpini e Re Magi. Per precisione la vetta del monte Thabor segnava fino al 1947 la frontiera tra l’Italia e la Francia. Il trattato di Parigi stipulato dopo la seconda guerra mondiale ha fatto si che attualmente la frontiera sia situata 5 km più a valle in direzione est, all’inizio della Valle Stretta.

La scelta dell’itinerario è quella di giungere sulla cima con un percorso circolare, che nel giro di due giorni ci riporti al punto di partenza. Come mi piace questa modalità, che non consiste nel salire e scendere sullo stesso percorso, ma nell’attraversare un ambiente sfruttando tutto il tempo a disposizione per per scoprirlo.

Si parte! il nostro gruppo è composto da 15 persone, ci accompagnano Antonio Repetto e Claudio Persano che ha proposto questa gita. Partiamo da un ambiente boschivo che piano piano va trasformandosi in un paesaggio lunare.

Giungiamo al rifugio Thabor che non è sull’omonimo monte ma situato ai piedi di una affascinante montagna di roccia con una vista aperta sulle cime circostanti, dopo circa un dislivello di 730 m che abbiamo affrontato con calma ammirando il paesaggio. Ottima cena francese: buonissima zuppa, insalatina, formaggio e diots, le tipiche salsicce della Savoia cotte con cipolla, formaggio dolce e vino rosso.

Il rifugio è pieno di escursionisti, malgrado il meteo prevedesse pioggia, che immancabile a metà pomeriggio è arrivata. Dopo una bella alba siamo ripartiti alla conquista della cima, lasciateci alle spalle il Lago Peyron di un intenso azzurro,  è iniziato il tratto più impegnativo una salita costante per più di 600 metri dei 850 m complessivi, prima su un fondo di pietraia , poi su terra rossa, contornati da cime di rocce appuntite …In cima ad orientare il nostro cammino, ciò che in lontananza sembrava una roccia ora ormai ben visibile, la Cappella della Nostra Signora dei Sette Dolori. Attenzione la sommità del Thabor è un po’ oltre su una ampio pianoro di pietraia,  un’ampia balconata posta a 3178 m slm da cui guardare il  paesaggio mozzafiato, in cui lo sguardo non trova frontiere tra una distesa di cime, roccia, terra  punteggiata da laghi…siamo in alto a toccare il cielo con un dito!

La discesa, per tornare al punto di partenza sono 1500 m di dislivello tutti di seguito!

Una delle più belle escursioni! Da ripetere al più presto!

          

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